le fanzine anni '70
Per le fanzine si evidenzia il percorso grafico che parte dall'uso del ciclostile e gradatamente si sposta alla fotocopiatrice per arrivare per chi ha più possibilità economica alla stampa in off-set.
Per la saggistica compaiono articoli davvero interessanti sia sugli autori che sulle tematiche. Molti di quegli autori continueranno in seguito anche a livello professionistico l'interesse per la fantascienza, pensiamo a Piergiorgio Nicolazzini che esordisce con ALTERNATIVA, a Mauro Gaffo, a Sergio Giuffrida, etc...
Nel campo narrativo il livello è discontinuo: si possono trovare racconti ben scritti che denotano capacità stilistiche a confronto con spunti narrativi emuli delle brevi opere ad effetto alla Fredric Brown.
Alcune fanzine sono proprio dedicate alla narrativa come THE TIME MACHINE di Padova, SF...ERE di Roma, VOX FUTURA di Milano.
In genere ottimi esempi, praticamente sconosciuti nel mainstream, di laboratori linguistici.
Il curatore di fanzine diventa, in piccolo, un editore completo. Finanzia il progetto, redige e stampa i fascicoli, tiene collegamenti con collaboratori e altre esperienze, diffonde gli stampati. Ovviamente la struttura organizzativa è simile per tutti, quello che cambia è l'aspetto idealistico o ideologico che è decisamente influenzato da una narrativa di fantascienza in se stessa portatrice di analisi sociali e sicuramente che interagisce dal clima politico degli anni Settanta.
UN'AMBIGUA UTOPIA di Milano, per esempio, che diede spazio all'interpretazione marxista dei contenuti fantascientifici sviluppando anche tematiche originali.
Alleghiamo qui un articolo scritto da Mario Sumiraschi per DIMENSIONE COSMICA n.° 5 (nuova serie) di settembre-ottobre 1985.
È un'ottima occasione per chi è interessato a un percorso storico per scoprire il fandom di quegli anni.
Si parla di fanzines edite in Italia negli anni Settanta. Nei decenni '70/'80 viene presentata la massima produzione di riviste amatoriali e professionali.
Gli indirizzi riportati a fine articolo non sono più validi: sono passati trent'anni!
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