Storia
del Club City

a cura di
Mario Sumiraschi

8

la prima cena ufficiale

da: Minifanzine-bollettino periodico.anno 1°. Ottobre 1981
da: Minifanzine-bollettino periodico. Anno I, dicembre 1981
da: City 1 aperiodica

Il 26 settembre 1981 si tenne a Milano la prima cena "ufficiale" del club City. Ecco la ritrascrittura tipicamente goliardica dell’evento (a controbilanciare la seriosità letteraria). È soprattutto l’occasione di citare alcuni “nomi” della storia di City.

Sopra: uno scorcio del ristorante dove si sono svolte le prime cene ufficiali del club.

Ore 20,15 ritrovo in via Soderini: ecco ha inizio la “nostra” prima serata fantascientifica del club City.
Eravamo in … quaranta e la trattoria “Al Bersou” (buona cucina e buono il prezzo)per una serata ha riecheggiato le parole: fantasy, Nord, socio, convention, etc …, con l’interesse sincero dei proprietari, alla ricerca di tentacolati alieni e multiformi abitanti di Deneb II. C’è stata qualche defezione, ma la maggior parte degli assenti si è presentata, strisciando, al nostro recapito, il lunedì successivo, implorando perdono. Magnanimamente abbiamo concesso un’altra occasione.
Chi ha organizzato il tutto, ovvero il barbuto e “contact-man” Mario Sumiraschi è stato tagliato fuori dal mal di stomaco di Victor, socio “mistico”, ma poco adatto ai cibi terrestri dei suoi familiari. Insieme hanno trascorso tre ore di analisi e corridoio all’ospedale s.Carlo, dissertando sullo zen e le congestioni. Passiamo oltre.
Di “boss” ce ne erano tanti: l’editore della nord Viviani (con Liliana Quaretesi) al primo posto, e poi Voglino, Caimmi, Scagnoli, Gaffo, Bassani, il club di Modena con Maselli, Bandini e il “barbarossa Moreno”. Morganti (che recentemente ha presentato un saggio sul Poul Anderson) ed altri.(1)

Nota 1

(1) Presentiamo chi non è comparso in altre “note”: Riccardo Scagnoli autore di narrativa è stato pubblicato dall’editrice Nord, da Black Out,da Fanucci e da Solfanelli. Scagnoli compare sul n° 2 di City aperiodica con un racconto “Amore di mare”.

Cover
 
Interna
Sopra: copertina dell’antologia “Polvere di tempo”, editrice Black Out.
Sotto: illustrazione di Giuseppe Mangoni per l'interno dell'antologia “Polvere di tempo”; Mangoni è uno dei più dotati e originali illustratori del fandom italiano.

Filiberto Bassani è stato uno dei fondatori del Club Fantascienza Padova ed era assieme a Mauro Gaffo il curatore della fanzine The Time Machine.

Sopra: Filiberto Bassani in una foto del 1983 all’Italcon di Borgomanero.
 

Il club di Modena era qui rappresentato da Giovanni Maselli, Giacomo Bandini e Moreno Muzzarelli. Mancava in questa occasione Auro Miselli tra i soci più attivi. Il club H.G. Wells Modena organizzò due “Italcon” (la prima nel 1981 a Modena, la seconda nel 1985 a Fanano). Gli stessi componenti del gruppo promotore lavoravano ad una tv locale (vennero anche a Milano per fare un servizio sulla SF di cui parleremo in seguito) e crearono la casa editrice Black Out.

  Adolfo Morganti direttore de Il cerchio di Rimini, studioso interessato alla cultura mitico-tradizionale e alla divulgazione di una cultura contrapposta a quella “illuministico-massonica”, pubblicò per l’Altro Regno di Michele Martino proprio nel 1981 un breve saggio “Poul Anderson tecnocrate e bardo”
Sopra: Adolfo Morganti
agli inizi degli anni Ottanta.
 

Tanti soci giovani, che famelici aspettano il crollo dei suddetti boss e per adesso combattono la loro impavida lotta per sopravvivere dopo aver detto ai loro coetanei: “mi piace la fantascienza!”. Ecco la loro iniziazione.
Il club promotore di City era al gran completo, il presidente Gianpiero Magnaghi megagalattico cultore di studi umanistici (2), Sergio Giuffrida (3), masochisticamente impegnato in una dubbiosa cura dimagrante che lo vedrà in un prossimo futuro (ma chi ci crede?) competere con la magrezza ascetica di santoni tibetani, Icaro Farina (4) in versione “che figo, ma chi è?“, si è presentato con l’affascinante consorte alla quale inietta giornalmente vitamine del tipo “SF fantascientite”, con la speranza che non lo frusti più quando compra un libro di FS o va alle riunioni del club. Fulvio Gandolfi (5) studente di veterinaria, per cui palesemente prossimo disoccupato, non ha mangiato, ma dissezionato il cibo, in presenza della ragazza più sexy del club, Anna, carina, simpatica e intelligente (no, non vi diamo l’indirizzo furbacchioni!!!). Patrizia Thiella (6), che finalmente ha passato tre ore senza la “pesante” presenza del consorte, per la gioia di qualche suo giovane ammiratore. Mario Sumiraschi (7) di lui si può dire che è il più appariscente tra i “promotors”, ma proprio in tutti i sensi: capelli lunghi, barbone, pancia da atleta sfasciato, abbigliamento tipo “katanghese” 1968 università statale (ma lui ha frequentato la “ Cattolica”), fandomista “puro” per cui con un coltello perennemente infilato nella schiena.
Insomma questo club promotore si merita i soci più sfigati: ovvero voi!
Alla cena, nascosto dietro un tavolo, tentando di non farsi riconoscere Carlo Gandolfi (8), il grafico professionista che ha curato la fanzine aperiodica che ha dovuto ripercorrere un viaggio nel tempo per potere trovare un punto d’accordo di lavoro con i soci promotori…
Il signor Brienzi appassionato di fantarcheologia e di tutti quei misteri che affascinano la nostra storia e preistoria.
Marco Radice (9), novello scrittore di indubbio valore alle prese con la sua barba, con i suoi studi di chimica ed impegnato con altri cinque o sei soci, a schermare il cervello, per i lunghi appassionati monologhi di Luca Gallesi (10), che hanno lasciato il segno tra i vicini di posto.
Tra gli esperti, ricordiamo ancora Luca Baumer (11) che ha avuto con la sua cronaca dell’Italcon di Modena, la posizione di partenza in City-1 aperiodica. Cronaca che leggerete fra poco. Con Baumer abbiamo avuto anche la presenza straniera: Luca è elvetico (non chiamatelo svizzero, si offende!).
Tra i giovani soci (non li elenchiamo tutti, perché qualcuno potrebbe montarsi la testa!) citiamo il nome di uno, che è finito sulla lista di quelli da “controllare” Loris Massignan (12) che impunemente ha pronunciato queste parole “la prossima volta devono essere i soci promotori a offrire la cena“. Per punizione a tale offesa (che ha lasciato i “promotors” nello sconforto più cupo) sarà obbligato a leggere tutti i romanzi pubblicati in Italia da Jimmy Guieu, impararli a memoria e farne uno studio monografico di cento cartelle dattiloscritte, con cenni biografici dell’autore.

Note 2-12

(2)
Giampiero Magnaghi era il “gran” presidente del club City: ricchezza culturale, creatività, infinite conoscenze. La persona che sapeva dare il contributo di esperienza e lungimiranza a tutto il circolo.

(3)
Sergio Giuffrida: l’incontro tra passione e professionismo: fondamentale per queste sue caratteristiche ma anche per la simpatica ironia che lo contraddistingue.

(4)
Icaro Farina: a lui si deve la cura del concorso di poesia “Altri tempi altri spazi “ dedicato a Angelo De Ceglie. Icaro è poeta a pieno titolo, con al suo attivo diverse pubblicazioni e premiazioni.

(5)
Fulvio Gandolfi: proprio in quegli anni si stava laureando per poi trasferirsi all’estero sempre per motivi di studio. Appassionato, senza appartenere al fandom, si distingueva per la finezza di approfondimento e la simpatia. Ora è docente universitario.

(6)
Patrizia Thiella: tramite la sua cartolibreria il club City iniziò le attività. Curatrice di “Un’ala”, la rivista dedicata al fantastico scritto e studiato da donne, organizzò due convegni dedicati alla stessa tematica. Il femminile nella SF portò al club City centinaia di segnalazioni, interviste, articoli sia sui principali quotidiani e riviste, sia in tv e alla radio. Per alcuni anni fu anche segretaria della World SF (l’associazione mondiale dei professionisti).

(7)
Mario Sumiraschi: il cosiddetto tuttofare, comunque il vero responsabile dei rapporti di City fra soci, promotori, appassionati e professionisti. Fondamentale figura di “parafulmini” per i problemi relazionali.

(8)
Carlo Gandolfi: esperto di grafica creò il marchi di City.

(9)
Marco Radice: le foto dell’archivio City in maggior parte sono le sue a cui ha dedicato tempo e costanza. Prezioso interlocutore per la sua punzecchiante sagacia.

(10)
Luca Gallesi: esperto nel campo della letteratura mitico-tradizionale. Per City ha presentato articoli e recensioni.

(11)
Luca Baumer: spirito critico e sarcastico. Anch’egli fotografo per City e autore di articoli. Ne pubblichiamo in questa rassegna del 1981 la sua cronaca dell’Italcon di Modena. Per il 1982 pubblicheremo un suo simpatico “pezzo” sulla nostra iniziativa “quali sono i 10 romanzi che preferisci?”.

(12)
Loris Massignan: sì, per i più vecchi, proprio parente del ciclista. Anch’egli atleta è stato un assiduo frequentatore del club.

La serata è trascorsa allegramente e possiamo ben dirlo è stata un successo (anche perché il Sumiraschi non ha potuto, proprio perché non c’era, parlare di politica, perché, detto fra noi, fa incazzare un po’ tutti). L’unico che forse ha sofferto un po’ (unitamente ai conviviali nelle vicinanze di Gallesi) è stato Giovanni Maselli, schiacciato contro la parete con porzioni di cibo, non di grandezza e corposità modenesi.
Per City Circolo d’Immaginazione inizio migliore non poteva esserci. Per cui grazie e poi grazie a tutti i convenuti.

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