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Circolo d'immaginazione

Il bollettino di City e le varie fanzine degli anni '80 hanno pubblicato spesso interventi e schede di film di sf; film che hanno avuto un peso significativo sia per il genere che per il mondo del cinema. In questa sezione vogliamo riproporre quelle che a nostro avviso possono avere una rilevanza dal punto vista storico e culturale.


Articolo riproposto da:
Fanzine periodica bimestrale, anno III, febbraio 1984, n° 16.


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Scheda filmografica

Tuono Blu
Blue Thunder
USA, 1983.


Note

  1. Tratto da “Ici Paris”. Titolo originale: “Plus fort que James Bond”.
    Questo articolo non è propriamente una recensione di un film ma presenta l’aspetto diciamo realistico di Tuono Blu, in pratica un Gazelle dell’aeronautica francese. L’autore, ed ecco l’aspetto interessante dell’articolo, ci mostra anche attraverso le interviste la temibile realtà dei prodotti militari, macchine di morte certificate. La fantascienza quando si avvicina troppo alla realtà ci lascia sgomenti... (MS)
     

Tuono blu

 

di Jean Louis Luce
trad. di Bruno Valle (1)

Una libellula vorace, una belva alata, un mostro blindato che vira sul posto, che si arresta sul colpo prima di avventarsi sulla sua preda alla velocità di 320 chilometri all’ora! Un apparecchio che dà i brividi, perché oltre tutto è equipaggiato con un sistema “obtronico” ultra sofisticato … Basti dire che può vedere attraverso i muri, udire qualsiasi conversazione all’interno di un edificio e conoscere all’istante ogni cosa su qualunque cittadino degli Stati Uniti. Può anche immobilizzarsi e farsi silenzioso come una mosca, prima di polverizzare in dieci secondi un quartiere intero di Los Angeles!
Così è Blue Thunder la vedette di “Tuono blu”, l’elicottero robot del nuovo film di John Badham appena uscito in Francia. Un robot più forte di James Bond che ridicolizza ogni eroe.
John Badham sa fare del cinema, ce lo ha già mostrato in “La febbre del sabato sera”. Ma con “Tuono blu” raggiunge la perfezione.
Durante i 112 minuti di proiezione, si è letteralmente inchiodati alla sedia! Mani e fronte sudate garantite … Pure i famosi lanciamissili “F.16” americani falliscono contro di lui e distruggono edifici interi, prima di esplodere in una scia di fuoco! Questo per l’atmosfera.
Gli interpreti sono all’altezza del film: nel ruolo del pilota – un veterano del Vietnam traumatizzato dalla sporca guerra – Roy Scheider. Come co-pilota, un giovane debuttante super spassoso , l’eccellente e promettente Daniel Stern. Infine il cattivo è incarnato da Malcom Mc Dowell. Era lui a interpretare il sadico teppista di “Arancia Meccanica”. È diventato colonnello e lavora per la C.I.A.
E in tutto questo, il famoso “Tuono Blu”? Esso deve servire ad impedire ogni azione terroristica che possa turbare i futuri Giochi Olimpici di Los Angeles del 1984. L’America non vuole conoscere una nuova Monaco … Ma il pilota dell’elicottero apprende che la C.I.A. e il suo sinistro colonnello intendono utilizzare il fantastico apparecchio per un compito del tutto diverso: ripulire, distruggere e mettere a ferro e fuoco, la comunità messicana della città dopo aver provocato rivolte.
Il nostro eroe s’impossessa quindi del temibile apparecchio. Ne deriva un fantastico duello tra i due uomini che si odiano: il Tuono romba nel cielo rosso di Los Angeles.
Questo per lo spettacolo; una sceneggiatura interamente al servizio di un film d’azione che avrà senza alcun dubbio successo come “L’inferno di cristallo” o “Lo squalo”.
Resta l’ impressionante apparecchio. Questo strano insetto blu scuro, capace di spiare e di piazzarsi senza rumore a dieci metri dalla stanza del presidente degli Stati Uniti, di mostrarlo sullo schermo in pigiama e di registrare il suo dialogo con Nancy…
Ora, questo mostro è francese! Si tratta di un elicottero di tipo Gazelle fabbricato e venduto dall’Aero-Spatiale di Marsiglia Marignane, che semplicemente è stato ricoperto e truccato secondo le esigenze del film …
Siamo dunque andati a Marsiglia a rendere visita a questo mostro temibile. Quello che abbiamo visto e appreso al suo proposito, negli hangar sorvegliati notte e giorno, ci ha sorpreso ancor di più del film. “Tuono Blu” è certo un buon film perché fa paura. Ma Pensiamo, se tale ordigno – tanto geniale quanto sofisticato – esistesse! Sarebbe la fine della nostra libertà! Quello che rassicura, uscendo dal cinema, è dirsi: “Bah! È tutta finzione!”.
Bene, disingannatevi. La realtà supera la finzione! Già oggi si fa meglio del cinema americano. I tecnici dell’Aero-Spatiale ce l’hanno confermato: nel film di John Badham, tutto è vero … o quasi.
“ Il nostro Gazelle SA 342 L, è un apparecchio eccezionale “ mi spiegano i i signori Grousset (direttore delle Relazioni Pubbliche) e Le Nuot (ingegnere responsabile della “sezione brevetti”). “ È l’elicottero leggero più veloce del mondo. Ed è anche il più silenzioso. Le piccole dimensioni, la potenza di 870 cv, gli permettono di volare alla velocità di 320 chilometri orari. Inoltre, può compiere voli radenti a 200 all’ora e a due metri dal suolo! “.
Come nel film può anche passare sotto i ponti, virare quasi sul posto e arrestarsi. È d’altra parte detentore di tre record mondiali: mobilità, velocità autonomia. Il suo “rotore”, fabbricato dalla Turbo-Méca a Pau è semi rigido e le sue pale sono in materiale composto in fibra di vetro. Un proiettile può penetrarlo senza danneggiarlo o squarciarlo.
“Uno dei nostri piloti, dopo una collisione con un “Bonanza” americano ha avuto salva la vita grazie a questo: ha potuto atterrare perché le pale hanno resistito mentre l’aereo si è sfasciato al suolo … Sì, Gazelle è temibile, perché lo si può anche equipaggiare con cannoni da venti millimetri e con venti lanciarazzi. Può anche trasportare missili di tipo caldo, tre da ciascun lato. Queste armi temibili distruggono a colpo sicuro carri nemici a quattro chilometri di distanza, al buio completo e sotto una pioggia battente!
E non è tutto “ – mi confidano gli ingegneri – “ si può installare sull’elicottero una mitragliatrice capace di sparare 1500 colpi al minuto! La mira è realizzata grazie ad un “pantografo” installato sulla parte anteriore sinistra della cabina. Altro vantaggio: con i suoi due metri di larghezza, i suoi corti dieci metri di lunghezza e i suoi materiali composti (resina fibra di vetro), Gazelle sfugge ai radar nemici! “
L’ingegnere Le Nuot mi riferisce anche che, grazie ad un’abile accorgimento protettivo delle sorgenti calore (motore a combustione di cherosene) e a sapienti carenature “deviatrici di traiettoria”, Gazelle può sfuggire ai missili beffandosi dei caccia a reazione …
In “Blue Thunder” la sola cosa che non appare del tutto credibile è questa invulnerabilità dell’apparecchio di fronte ai missili! Nel film in effetti, un caccia lancia un missile sopra Los Angeles per abbattere l’elicottero superstar. Il razzo segue e cerca la sua preda. Murphy il pilota vede arrivare sul suo schermo il pericolo, arresta allora l’elicottero davanti ad un grattacielo e fa scaldare la sua turbina … Il calore resta davanti all’edificio ed attira il missile. All’ultimo momento, l’elicottero fugge mentre il palazzo esplode …
“ Il nostro Gazelle è un po’ il prediletto della nostra fabbrica “ – riprende monsieur Grousset – “Sebbene costruiamo vari altri modelli abbiamo venduto in dieci anni, circa millecento apparecchi di questo tipo. Un migliaio per uso militare e un centinaio per impiego privato. “
Un piccolo punto ingrossa rapidamente all’orizzonte sopra lo stagno di Berre. È un Gazelle che, presto, si posa come un fiore, davanti agli hangar. Il pilota, Luc Bralet, 38 anni, biondo, occhi azzurri, tuta arancione, ha effettuato il volo di collaudo. Il che vuol dire che ha provato la macchina a 4000 metri di altezza per assicurarsi che tutto sia OK.
“È un amore di giocattolo“ – dice sorridendo – “Si fa quel che si desidera con un Gazelle, comprese le acrobazie.”
Apprendiamo anche che un Super Gazelle sarà verosimilmente messo in attività, cioè nel 1985/86. Si tratta di un progetto franco-tedesco. Questa nuova bestia feroce somiglierà come una sorella al Blue Thunder del film. La sua cabina aggressiva e in vetro avrà lo stesso aspetto spaventoso e il suo equipaggiamento sarà altrettanto futurista e sofisticato!
I vascelli dell’anno 2000 dunque son già tra noi.